Tombola e tombolone: ci rivediamo a Natale

Ormai la stagione delle feste e delle sagre di Oriolo Romano
e dintorni è arrivata quasi al termine: ci mancheranno molto...

Tabellone della tombola di Oriolo Romano

Che cosa succede se un bianco razzista si sveglia nero?

Una divertente commedia musicale francese (purtroppo non ho trovato il trailer in italiano): Agathe Cléry, una razzista indefessa, scopre di avere una malattia che la fa diventare pian piano di colore nero. Un cambiamento che stravolge completamente la sua vita e le sue certezze di donna bianca. Pian piano passa dalla disperazione alla rassegnazione. Ma quando finalmente si adatta a vivere una vita da nera, prendendoci addirittura gusto...

Un modo divertente per riflettere sul razzismo...

Cae un meteorito por el cielo de Cusco

Potevamo esserci... Mancato per pochi mesi

Mucche: parzialmente scremato

Una mucca abbandonata nella basura di Prato: che crudeltà

Mucche rapite dagli alieni! (giochi online)

Aiutooooooooooooooo...
Gli alieni hanno rapito la mia mucca! Semplice ma carino, un gioco on-line in cui bisogna difendere  mucche e fattoria dagli attacchi degli alieni... Non pensavo che lo avrei mai detto, ma: sparate! sparate! sparate!
Searchgames.org »

Una bellissima passeggiata tra le rovine di Monterano

La passeggiata inizia con un suggestivo passaggio sotto l'Acquedotto 

Siamo tornati per la seconda volta alle rovine dell'antica Monterano. Perché tornarci? Per almeno tre validi motivi.
Primo, per chi ha organizzato questa escursione: il mitico team della Lympha Cooperativa Sociale. Che dire di loro? Semplicemente che sanno rendere piacevole, divertente e interessante anche una passeggiata in queste torride giornate, dove a nessuno verrebbe in mente di uscire di casa prima delle nove di sera. Grazie ancora Flavia, Chiara e Sara "Zara"!

La nostra guida, Flavia Marani di Lympha Cooperativa Sociale,
ci racconta la storia di Monterano

Il fontanile all'ingresso dell'antico abitato di Monterano
(preso d'assalto da tutti viste le temperature torride...) 

Un incontro inaspettato davanti allla bellissima fontana del Leone
progettata da Bernini su richiesta della nobile famiglia Altieri 

La chiesa e convento di San Bonaventura con la antistante fontana ottagonale  (purtroppo non si vede ma a destra è già pronta la tavola per la degustazione!!!)

Suggestivi incroci di natura e architettura:
il centenario fico nato dentro i resti della chiesa di San Bonaventura

Secondo valido motivo, la bellezza del luogo: ciò che più colpisce è il suggestivo connubio tra architettura e paesaggio. E il sentire, tra quelle rovine, una storia affascinante, durata più di due millenni, dalla nascita in epoca etrusca al definitivo abbandono dell'abitato nel 1800. Una storia che si è fatta architettonicamente interessante quando il borgo, acquistato dagli Altieri, venne arricchito con notevoli costruzioni la cui progettazione fu affidata a Gian Lorenzo Bernini: basti ricordare la Chiesa e il Convento di San Bonaventura, con la prospiciente fontana ottagonale, e la ristrutturazione della facciata del Palazzo Baronale con la bellissima fontana del Leone, tipico connubio berniniano di arte e natura (avrò detto tutto bene, Flavia???).

Altri suggestivi incontri tra natura e architettura 

Infine, ultimo ma non ultimo dei motivi, la degustazione a fine camminata di formaggi, vino, olio e confetture locali (complimenti a chi ha prodotto quelle delizie) in uno scenario fantastico: il tramonto accanto alle rovine della chiesa-convento di San Bonaventura.

Insomma, una passeggiata da ripetere e assolutamente da consigliare. E niente paura: le rovine sono facilmente accessibili. Basta fare un paio di chilometri d'auto dal centro di Canale Monterano, quindi proseguire a piedi per un sentiero molto breve (circa 200 metri).

Curiosità: le rovine di Monterano sono state scelte da molti registi per girare scene dei loro film. La cornice del borgo abbandonato è diventato il set di capolavori come Ben Hur con Charlton Heston o film italiani quali Brancaleone alle Crociate e Il Marchese Del Grillo con i grandi Vittorio Gassman e Alberto Sordi.

Miss Piggy's vs Ester Williams: scopri le differenze...

Chi ha paura dei mostri (del Parco di Bomarzo)?

Parco dei mostri di Bomarzo: spettacolare la gigantesca testa di Glauco
(un perscatore diventato dio marino)
[ B&B www.lamuccasultiglio.it ]

Breve telecronaca di un viaggio "incantato" che La mucca sul tiglio al completo ha fatto in questi giorni...
Tutta la famiglia, mucca (non pagante perche' immaginaria), peste appestante e i due cosiddetti adulti, salgono in auto per fare un giro nel Bosco incantato del Parco dei mostri di Bomarzo in cerca di MOUNSTRUI... Il primo ad avvistarne uno avrebbe deciso la meta della prossima gita.

Parco dei mostri di Bomarzo: ogni bosco merita una bella addormentata...
[ B&B www.diekuhauflinde.it ]

Parco dei mostri di Bomarzo: Nettuno
[ B&B www.dekoeopdelinden.it ]

Fin qui tutto bene: grandi aspettative nella peste appestante, che sperava di vedere mostri di pietra muoversi dietro di lui. E forse devo dire che anche noi un po' ci speravamo (chi ha visto la puntata "Colpo d'occhio" di Doctor Who sa cosa intendo...). 
Risultato: percorrere questo splendido museo all'aperto, tra mostri, draghi, esseri giganteschi che lottano, sfingi e quant'altro, puo' perdere il suo fascino se ti lasci fuorviare dal tuo percorso mentale da una piccola peste appestante che si e' lamentata di non aver avvistato il primo mostro (e che comunque il primo era troppo piccolo per essere considerato un moustruo), poi che le statue non si muovevano come gli avevamo fatto credere, e infine perche' era l'ora di tornare a casa...

Parco dei mostri di Bomarzo: l'orco spalanca la sua bocca
per divorare il viandante? Forse no.
All'imbocco dell'entrata c'e' scritto: "Ogni pensiero vola"
[ B&B シナノキで牛 ] 

Parco dei mostri di Bomarzo: l'enorme elefante di Annibale[ B&B www.diekuhauflinde.it ]

Veniamo ora alla descrizione del Parco dei Mostri di Bomarzo detto anche Bosco Sacro.

“Voi che pel mondo gite errando vaghi di veder meraviglie alte et stupende venite qua ove tutto vi parla d’amore e d’arte”...

Il parco fu concepito nel cinquecento dal principe Pier Francesco Orsini detto Vicino, figlio del signore di Bomarzo, al solo scopo di creare un luogo unico al mondo, un percorso nella letteratura e nel misticismo: la "Villa delle Meraviglie". Un parco che stupisse i suoi visitatori ad ogni passo, ma che allo stesso tempo li accogliesse e rinfrescasse con mistici angoli in cui riposare e svuotare la mente...

Parco dei mostri di Bomarzo (Monster Park Bomarzo)
dettaglio di una panchina che accoglie i viandanti stanchi[ B&B www.thecowonthelinden.it ]

Ancora oggi dopo secoli di distanza l'intento del principe Orsini sortisce il suo effetto meravigliando visitatori di tutto il mondo che attraversano la splendida tuscia viterbese per ammirarlo.
Una passeggiata indimenticabile, tra giganti, orchi, draghi, gigantesche tartarughe, sfingi, elefanti, torri pendenti e altri personaggi disseminati in una apparente casualità nel bosco di Bomarzo. La natura in continuo movimento rende ogni volta diversa la scenografia che circonda le statue lungo il percorso. Un viaggio emozionale da percorrere in diverse stagioni, per apprezzare i continui mutamenti della vegetazione.

Parco dei mostri di Bomarzo: il drago gigante lotta contro diversi animali
[ B&B シナノキで牛 ]

Park of the Monsters. Bomarzo's  -  (Monster Park Bomarzo) 
 Parco dei mostri di Bomarzo: difficile non rimanere colpiti
dalla immensa statua che rappresenta la lotta tra i giganti Ercole e Caco [ B&B www.lavachesurtilleul.it ]

Purtroppo non ci sono dati certi su artisti e artigiani che contribuirono a realizzare questo splendido parco. Si ipotizza che il progetto fu affidato al prestigioso architetto Pirro Ligorio. Il parco fu presumibilmente realizzato tra il 1552 ed il 1558 (l'anno della morte del principe Orsini). Le enormi sculture, scolpite in monolitici blocchi di pietra trovate in loco, sono inserite quasi casualmente lungo il percorso del sentiero, che segue in modo naturale i dislivelli del terreno. Seguendo il percorso si raggiunge di tappa in tappa la vetta piu' alta del parco: il mausoleo dedicato a Giulia Farnese, l'amatissima moglie del principe Orsini.
Dopo la scomparsa del principe il parco fu abbandonato lasciando che la natura se ne riappropriasse, fino all'arrivo nel 1954 della famiglia Bettini che lo ha "restaurato" e gestito negli anni rendendolo visitabile al pubblico.

Parco dei mostri di Bomarzo: tempio dedicato a Giulia Orsini
[ B&B www.diekuhauflinde.it ]

Parco dei mostri di Bomarzo: la torre pendente da la sensazione
di un equilibrio precario con la scritta riportata su una delle pareti[ B&B www.lamuccasultiglio.it ]

モンスターパーク Bomarzo
Parco dei mostri di Bomarzo: la tartaruga gigante

[ B&B シナノキで牛 ] 

Merita di essere visitato anche l'omonimo paese: Bomarzo con il suo bellissimo borgo arroccato su uno sperone di peperino.
A Bomarzo la tradizione di sfruttare in varie maniere i blocchi di pietra che costellano il territorio risale fin dalla preistoria (ma sicuramente gli etruschi restano i più grandi maestri).

Cittadina di Bomarzo, arroccata nel cuore della tuscia[ B&B www.thecowonthelinden.it ]

Curiosità: tra i visitatori illustri del Parco dei mostri di Bomarzo troviamo Salvador Dalì che ne fu colpito a tal punto da farne fonte di ispirazione per una delle sue opere: "Le Tentazioni di Sant'Antonio".

www.parcodeimostri.com »

Fantastici "Muppet" in Manà Manà

Mucche in Mahna mahna

Fantastici Muppet, fonte di ispirazione per molti di noi che, prendendo spunto dalle loro gag hanno girato folli filmati amatoriali. In attesa di girarne uno noi vi riproponiamo un classico...

Mucca sul tiglio e intruso sul tetto

Una mucca sul tiglio e uno scoiattolo sul tetto: bell'affare...

Non basta avere la mucca sul tiglio, ora abbiamo anche un intruso sul tetto. Sospettiamo sia uno scoiattolo che cerca di farsi casa dentro il nostro tetto. In piena notte comincia a zampettare e rosicchiare. I primi giorni dicevamo: che carino. Ma alla terza notte insonne abbiamo cominciato a battere sul soffitto con tutti gli attrezzi possibili, che occhiaie...
Ultimamente pero' non si sente molto: sospettiamo che l'intruso si sia fatto furbo e vada in giro con le pattine...

Castelli incantati

Piccole sculture create da termiti che hanno divorato un tronco di pino
riducendolo in una magnifica scultura organica

[ B&B www.lamuccasultiglio.it ]

Castelli incantati scolpiti da termiti

[ B&B www.lamuccasultiglio.it ]

La "peste appestante" durante uno dei suoi viaggi esplorativi nel campo
ha "scoperto" e portato alla luce un magnifico mondo incantato

[ B&B www.lamuccasultiglio.it ]

Masanobu Fukuoka, niente di più

Volevo solo un orto! 

Un orto biologico, senza usare pesticidi, punto e basta. Cercavo un libro che mi aiutasse a realizzarlo, e mi sono imbattuta in un titolo interessante: "La fattoria biologica" di Masanobu Fukuoka, dove si parlava dell'"arte del non fare". Era il libro per me.

Volevo solo un orto e senza faticare, e invece mi sono imbattuta in un mito: Masanobu Fukuoka, fondatore dell'agricoltura naturale. 

Chi era Fukuoka? Un contadino giapponese, un esile vecchietto dalla barba bianca che aveva rivoluzionato la concezione di agricoltura cosi' come noi esseri umani la concepiamo da secoli.

Uomo di scienze con una grande sensibilita', negli anni '40, poco piu' che ventenne, rinuncio' al suo posto di lavoro come microbiologo perche' non condivideva la direzione "distruttiva" della natura in cui procedeva il suo lavoro. Capì che la natura si autogestiva egregiamente, e che forse bastava osservarla con attenzione per applicarne i suoi stessi principi.

Si trasferì nell'isoletta di Shikoku in cui era nato per gestire la fattoria di famiglia. Decise di applicare le sue teorie dell'Arte del non fare (o del lasciar fare alla natura) alla sua proprietà. Una delle sue teorie del NON POTARE porto' alla morte del frutteto di famiglia. Ma negli anni ottenne dei risultati eccezionali. I suoi raccolti erano di gran lunga superiori a quelli dei suoi vicini che usavano tecniche diverse e comunque tradizionali. Durante tutta la sua vita intorno a lui si radunarono moltissime persone ansiose di assorbire il suo sapere. Dall'agricoltura naturale sono poi nate altre filosofie tra cui la permacultura e l'agricoltura sinergica.

Masanobu mori il 16 agosto del 2008 a 95 anni.
In un viaggio che Fukuoka fece in Italia e dagli incontri che egli fece con gli agricoltori dei luoghi che visitava e' nato un libro: "Lezioni italiane, un'introduzione alla rivoluzione del filo di paglia"

Volevo solo un orto, l'orto della non fatica, da allora fatico a far capire le mie idee sulla non potatura e sulla unicita' e preziosita' delle singole piante, anche delle cosiddette infestanti.

Tutto sommato la mia vita era decisamente piu' semplice quando non vedevo: tutta colpa di Fukuoka...

Super Pocoyo'

El super héroe de los niños

Il difficile lavoro di una beby sitter

Corto della Pixar (Gli incredibili)

Perù: uno spot tutto da vedere

Un modo geniale ed originale di promuovere un maravilloso paese: il Perù. 
In questo originale spot pubblicitario alcuni rappresentanti dell'arte, della cultura, della gastronomia e della cultura peruviana si sono presentati nella cittadina "Perù" in Nebraska (USA), trasformandola per un breve periodo in un piccolo angolo del paradiso andino. 

150 anni dell'Unità d'Italia: disegniamo la home page di Google

Per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia Google offre a tutti gli studenti italiani (elementari, medie e superiori), la possibilità di ricreare il proprio logo  pubblicandolo in home page il 30 settembre 2011.

Guarda e vota il tuo doodle preferito »

Un visitatore inaspettato prega nel nostro giardino

Una splendida mantide religiosa ha fatto capolino nel nostro orto-giardino

Un viaggio virtuale con Google nei luoghi simbolo dell'Unità d'Italia

150 anni dell'Unità d'Italia
Esplora con un tour virtuale su Street View i luoghi simbolo dell'Unità d'Italia, scopri i protagonisti e le più importanti vicende che hanno caratterizzato la nostra storia con i video documentari proposti dalla Rai.
Le coordinate della nostra storia »

Baila con Pocoyó: el niño loco

El baile de Pocoyó