Torno a parlare del libro Buen vivir, il libro di Giuseppe De Marzo perché ho avuto modo di vedere un'intervista all'autore nel programma TG3 Linea Notte (quella che vedete su non è l'intervista a cui mi riferisco, ma altrettanto interessante). Le cose che ha detto mi fanno ancor più apprezzare il suo lavoro editoriale, che non racchiude un'idealistico sogno di cambiamento, ma una concreta proposta di ripensamento del nostro modello di sviluppo.
Solo due citazioni (che per praticità sintetizzo) da questa interessante intervista, che danno anche il senso del libro:
1. Se esportassimo il modello di sviluppo occidentale e quindi tutti consumassimo come consumiamo noi nel mondo occidentale, avremmo bisogno, per soddisfare questi consumi, di 5 pianeti in più: una prova evidente del fatto che questo modello di sviluppo non è più sostenibile.
2. Che nuovi modelli di sviluppo possano essere ritrovati nel sud del mondo può essere comprovato da diversi esempi. Uno per tutti. Il governo ecuadoregno ha fatto un'originale proposta ad alcuni Paesi occidentali: l'Ecuador avrebbe smesso di creare nuovi pozzi di petrolio (e quindi avrebbe smesso di sfruttare la terra, di deforestare la foresta amazzonica, di inquinare) se quei Paesi avessero pagato la metà dei potenziali barili di petrolio non estratto. La cosa incredibile è che alcuni Paesi (Germania, Svizzera e Francia) hanno accettato la proposta: questo si è tradotto, tra le altre cose, in 400 milioni di tonnellate di CO2 in meno nell'atmosfera.
Che dire? Mi sembra proprio che valga la pena di leggere questo libro ...
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