2011: Anno internazionale delle foreste International year of forêts - Année internationale des forests Año Internacional de los Bosques |
Una scelta importante visto che gran parte del patrimonio boschivo mondiale è oggi sfruttato e danneggiato per l’estrazione di legname e per il disboscamento a fini edilizi.
L’iniziativa nasce con lo scopo di sensibilizzare la popolazione su questo patrimonio che, oltre ad ospitare l’80% della biodiversità terrestri e ad offrire un alloggio per 300 milioni di persone su tutto il globo, garantisce l’assorbimento di gran parte dell’anidride carbonica generata dall'uomo.
L’iniziativa nasce con lo scopo di sensibilizzare la popolazione su questo patrimonio che, oltre ad ospitare l’80% della biodiversità terrestri e ad offrire un alloggio per 300 milioni di persone su tutto il globo, garantisce l’assorbimento di gran parte dell’anidride carbonica generata dall'uomo.
Cosa facciamo noi della MUCCA SUL TIGLIO per le foreste?
Nel nostro piccolo anche noi facciamo qualcosa, da anni non tocchiamo un angolo del terreno, nel senso che non lo ripuliamo e non lo ariamo (a dire il vero, non ariamo più in assoluto tutto il terreno, per "colpa" di Masanobu Fukuoka direbbe Romano). Questo fa sì che in modo "naturale" le piante s'impossessino del luogo, e che sarà solo una selezione naturale a decidere quali di quelli che ora sono dei piccoli fuscelli diventeranno adulti (e quali, al contrario, soccomberanno all'ombra delle potenti chiome altrui). Ad aiutare il rimboschimento del terreno contribuisce una famiglia di scoiattoli da poco avvistata a "La mucca sul tiglio", che disseminano noci un po' dappertutto per poi ritrovarle in tempi di magra. Sfortuna loro, molte di quelle noci hanno messo radici: e così il terreno è cosparso, qua e là, di piccole piante di noci. Quest'estate ho scavato molto e spostato molta terra per realizzare un giardino leggermente rialzato, e ovunque c'erano noci, noci e ancora noci (ogni tanto qualche castagna e qualche ghianda, tutte disseminate dai simpatici animaletti).
La nostra quercus cerris, una quercia cerro centenaria |
Nel nostro piccolo anche noi facciamo qualcosa, da anni non tocchiamo un angolo del terreno, nel senso che non lo ripuliamo e non lo ariamo (a dire il vero, non ariamo più in assoluto tutto il terreno, per "colpa" di Masanobu Fukuoka direbbe Romano). Questo fa sì che in modo "naturale" le piante s'impossessino del luogo, e che sarà solo una selezione naturale a decidere quali di quelli che ora sono dei piccoli fuscelli diventeranno adulti (e quali, al contrario, soccomberanno all'ombra delle potenti chiome altrui). Ad aiutare il rimboschimento del terreno contribuisce una famiglia di scoiattoli da poco avvistata a "La mucca sul tiglio", che disseminano noci un po' dappertutto per poi ritrovarle in tempi di magra. Sfortuna loro, molte di quelle noci hanno messo radici: e così il terreno è cosparso, qua e là, di piccole piante di noci. Quest'estate ho scavato molto e spostato molta terra per realizzare un giardino leggermente rialzato, e ovunque c'erano noci, noci e ancora noci (ogni tanto qualche castagna e qualche ghianda, tutte disseminate dai simpatici animaletti).
Ovviamente tutto questo rimboschimento non sarà completamente naturale. Lo sarebbe se non ci fosse di mezzo l'uomo che ha piantato le piante intorno al terreno... e se io non ci mettessi lo zampino: qualche giorno fa ho piantato un po' di castagne in giro per il futuro boschetto. Speriamo che sfuggano alla famigliola di scoiattoli!
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