lunedì 28 giugno 2010

Alpe di Siusi, mon amour....

Finalmente, dopo qualche anno di astinenza, siamo riusciti a tornare in montagna. Ed è subito riscoccato l'amore!
Per ovviare alla fisiologica difficoltà di scegliere la destinazione (fisiologica perché io amo ritornare nei posti che mi hanno colpito, mentre Antonietta ama sperimentare sempre posti nuovi...), abbiamo da un po' di tempo deciso che avremmo fatto a turno.

Quest'anno toccava a me scegliere: ho deciso che saremmo tornati sull'Alpe di Siusi, in Alto Adige.

L'inizio della vacanza non è stato eccezionale: arrivati a Siusi, abbiamo trovato pioggia e freddo (la mattina dopo, inaspettatamente, l'Alpe era imbiancata dalla neve!). Ma, dal giorno successivo, sole, temperature in salita e ... vai con scarponi ai piedi a fare splendide camminate. Naturalmente tutto contornato da fantastiche colazioni (uova, speck, formaggi, pane al sesamo, alle noci ... cereali di ogni genere... succo di mela, centrifughe di frutta) e deliziose cene. Senza scordare, ovviamente, i pranzi: non banali panini da intermezzo nelle camminate, ma gustosi pranzetti in malghe (polenta di grano saraceno, canederli, gulash .... e tanto altro ancora).

E, a rendere tutto ancora più bello, una fantastica compagnia: non citerò tutti, ma, per tutti (non me ne vogliano gli altri), la piccola, grande Milù, un fantastico cagnolino che ci ha fatto da apripista e da mascotte in tutte le camminate.

Insomma, Alpe di Siusi: vi consiglio di andarci!!!

sabato 5 giugno 2010

STIRARE? NO, GRAZIE!

Stirare? NO GRAZIE!, basta sbattere i panni bene prima di stenderli... - www.lamuccasultiglio.it
Stirare? NO GRAZIE!
Basta sbattere bene i panni prima di stenderli...


Penso che le tradizioni di famiglia vadano perpetrate: infatti, come mia madre, NON AMO STIRARE...

Ho imparato da sempre a sbattere ripetutamente i panni appena lavati prima di stenderli, questo fa sì che le fibre si stendano bene e, alla fine da asciutti sembrano come stirati. Il bello era che lo pretendevo anche da Romano, che come al solito si ritrova coinvolto suo malgrado nelle mie elucubrazioni.

La mia era solo pigrizia, ma di recente proprio Romano mi ha fatto notare che adottavo senza saperlo una ECOSOLUZIONE. Infatti, su un importante quotidiano nazionale (Corriere o Repubblica, non ricorda), si suggeriva di sbattere i panni per fare meno fatica, ma soprattutto per consumare meno elettricità.
Come dire: faticare meno prima, per non faticare troppo dopo...
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