
Moltissimi anni fa vidi una sua intervista trasmessa sul tardi, mentre facevo zapping rimasi colpita dal suo volto, somigliava a quello di una contadina, somigliava a quello di mia madre...
Parlava di sofferenza, parlava di amore, diceva delle cose meravigliose, a volte per me incomprensibili.
"Non si può capire lo spasimo che accompagna agli attimi
che precedono la stesura di una poesia.Nessuno riuscirà mai a capirlo...
E' un qualcosa di fisico:
i miei muscoli subiscono contrazioni, convulsioni.
Sono i tremendi elettroshock cui ti sottopone la poesia."
(dalla quarta di copertina del libro ELETTROSHOCK,
un bellissimo regalo di Romano per il mio compleanno)
Arrivederci Alda Merini, poetessa matta dal viso di contadina.
Ero matta in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non così i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo. I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita.
Leggi la poesia "Lettere" di Alda Merini.
Nessun commento:
Posta un commento